martedì 31 maggio 2011

Il vero Impegno

..Noi ci Impegniamo...

Noi ci impegniamo…
Ci impegniamo noi, e non gli altri;
unicamente noi, e non gli altri;
né chi sta in alto, né chi sta in basso;
né chi crede, né chi non crede.
Ci impegniamo,
senza pretendere che gli altri si impegnino,
con noi o per conto loro,
con noi o in altro modo.
Ci impegniamo
senza giudicare chi non s’impegna,
senza accusare chi non s’impegna,
senza condannare chi non s’impegna,
senza cercare perché non s’impegna.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo,
si muta se noi mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.
La primavera incomincia con il primo fiore,
la notte con la prima stella,
il fiume con la prima goccia d’acqua
l’amore col primo pegno.
Ci impegniamo
perché noi crediamo nell’amore,
la sola certezza che non teme confronti,
la sola che basta
a impegnarci perpetuamente.

don Primo Mazzolari

mercoledì 25 maggio 2011

Impegnatevi!!!

Ricordate?!
"Il mio augurio a tutti voi, a ciascuno di voi, è che abbiate un motivo per indignarvi. 
E' fondamentale."
Creare è resistere. Resistere è creare.


Ecco il nostro arzillo caro Hessel questa volta ci dice qualcosa di più..
Ci invita a:
" resistere con creatività, intelligenza e voglia di fare.
Perchè l'indignazione, da sola, non basta!!!

domenica 8 maggio 2011

Una riflessione sul concetto di giustizia... (è un po' lunga ma ne vale davvero la pena spenderci 5 minuti, sopratutto per il pezzo finale!!!

In morte di un assassino (Monica Lanfranco)

E' morto, ammazzato, come era quasi certo. Con lui si chiude una fase, con
lui si sotterrano informazioni forse fondamentali per la lotta al terrorismo
e segreti che mai saranno rivelati, e si aprono nuovi scenari, difficilmente
esenti da altro sangue.

Giustamente sul blog di Repubblica Zucconi titola il 'La testa del
serpente', e il pezzo si conclude considerando che facile è uccidere un
uomo, più difficile far morire le idee che ne hanno armato la mano
assassina, pronta ora a trasferirsi in altre mani, altri corpi trasformati
in esplosivi di sangue, carne e bulloni, a continuare la catena del sangue,
della vendetta spacciata per giustizia.

Guardo le immagini dei festeggiamenti negli Usa, quei vigili del fuoco, così
dolorosamente e coraggiosamente protagonisti nei giorni dopo l'11 settembre:
vedo facce di uomini giovani e meno giovani, che levano le braccia e fanno
il segno della vittoria; cartelli che ringraziano dio, scritte che dicono
che 'giustiza è fatta', finalmente.

Vedo la foto del volto tumefatto di quello che forse è Osama Bin Laden e
forse no, e penso a come si sentiranno le migliaia di familiari delle
vittime delle due torri: saranno davvero sollevate nel vedere finalmente
morto uno dei principali responsabili della carneficina nella quale i loro
cari sono periti?

Mi auguro che un pò di sollievo ci sia, perchè è umano sentire odio verso
chi ci ha strappato dalle braccia e dalla vita chi amiamo. Ma chiunque abbia
perso una persona cara in modo violento per mano assassina sa che l'odio non
riporta indietro dalla morte.

C'è qualcosa che però cambia e di molto, a seconda di come l'umanità sceglie
di fronteggiare la violenza e l'ingiustizia.

Il presente e il futuro prendono una piega totalmente diversa se sono
costruiti a partire da una mozione di odio, di sangue, di vendetta, oppure
da una che sceglie il tribunale, la giustizia della legge, della parola e
non delle armi, e che rifiuta la logica dell'occhio per occhio.

giovedì 5 maggio 2011

Si continua a camminare...

E a proposito di "cammina cammina" del post precendente continuamo a muoverci con una proposta di Pax Christi:

Escursione tra i monti del Pasubio e del Grappa

Una giornata di cammino lungo le trincee della prima guerra mondiale, sostando con esperti delle guerre di ieri e di oggi, per osservare le tracce di un massacro e prender coscienza dei nuovi sistemi di arma, sempre più distruttivi...
Per informazioni: nandyno@libero.it 347 3176588